La registrazione e l’incisione sono state da sempre mie grandi passioni.
Negli anni ’80 era impensabile poter progettare uno studio che producesse un “suono” anche lontanamente professionale, e gli studi di registrazione erano visti dai neofiti come posti esoterici e magici.
Ciononostante folli “pionieri” come me non hanno mancato di avventurarsi nell’acquisto di strane macchine come batterie elettroniche, registratori a cassette a 4 tracce, modulatori di suono, tastiere, e di divorare tutte le riviste musicali che provavano a svelare quei segreti che sembravano inaccessibili.
Devo ringraziare quei decenni faticosi trascorsi a sperimentare decine (o centinaia…!) di macchinari e strumenti cercando di realizzare qualcosa di simile al sound professionale, di sicuro una gavetta ventennale irripetibile in un corso di 3 giorni (che promette miracoli…) e molto molto intensa.
Questo percorso basato molto sulla sperimentazione diretta mi permette oggi di padroneggiare con le immense possibilità della tecnologia attuale, abbinandole a standard intramontabili della annosa tecnologia analogica.
Ecco che oggi l’incisione di batterie acustiche o chitarre elettriche, realizzate con l’esperienza analogica che offre una più semplice gestione dei dati digitale, porta a risultati sorprendenti.
Amo la possibilità del computer e della DAW di farti avere “tutto e subito” con una qualità e “umanizzazione” incredibili, ma non manco mai nei miei lavori di combinare preamplificatori, microfoni, limiter e compressori analogici per avere colori “suonati” (o suoni colorati...) e groove reali.
Amo la combinazione fra strumenti virtuali e strumenti reali, adoro il contrasto tra chitarre acustiche e suoni digitali, utilizzo strumenti acustici a rinforzare suoni elettrici, non per aggiustare, ma per creare sonorità nuove.
E’ per questo che mi avvalgo di compressori, limiter e pre Rupert Neve, Focusrite o Universal Audio, e cerco di selezionare ogni macchina analogica per carattere e qualità, passaggio a volte dimenticato in alcune produzioni.
Sono affezionato ai miei due microfoni Neumann U87 AI, che non riesco a “non usare” per la loro versatilità e qualità, pur utilizzando altri mic a seconda dell'esigenza. Mi diverte molto usare suoni di tastiere vintage perfettamente funzionanti, care compagne dei miei esordi.
Ho progettato un ambiente di ripresa e di mixaggio con importanti caratteristiche sonore, facendo molti esperimenti fino a raggiungere il risultato desiderato.
Devo dire che tutto questo lavoro e tutta l’esperienza che ho accumulato mi permettono, oggi, di realizzare produzioni audio molto apprezzate da emittenti e professionisti del settore, e di raggiungere facilmente gli alti standard richiesti per offrirli agli artisti con i quali collaboro.